Immagine 1: più che un ocean liner, una piattaforma petrolifera. Siete sicuri che la vostra crociera, diciamo, attorno la Scandinavia o Capo Horn, sarebbe nel massimo della sicurezza?
Immagine 2: ecco finalmente una vera nave, un ocean liner. Datato, ma sfido chiunque (amanti del pericolo a parte) ad abbandonarlo per la piattaforma petrolifera dell'immagine 2.
Come si usa dire, "non c'è nemmeno competizione". La nave dell'immagine 1 sarebbe buona al più se venduta all'ENI per essere usata (una volta potentemente ancorata al fondale) come ormeggio dei tanker transoceanici.
Veniamo però al soggetto del nostro post in maniera più diretta. Perchè ho citato Atraḫasis, conosciuto anche come Utanapištim? Utanapištim (userà quest'altro pseudonimo) è l'eroe non soltanto di Gilgamesh, ma anche di tutte le legioni anti-Bibliche ed anti-Ebraiche dei giorni nostri. Certi eroi, di cui però non si conosce la vita personale, potrebbero avere dei lati nascosti, e soprattutto delle fatali brecce nelle loro storie, falle che possono colare a picco qualsiasi armada anti-Biblica creduta invincibile in un batter d'occhio.
Ieri mi è capitato di seguire l'11° (credo) puntata della serie Cosmos: Odissea nello Spazio. Una delle perle che i produttori e direttori di tale serie acclamata "scientifica" hanno immediatamente infilato, riguardava la presunta origine del racconto Biblico del Diluvio considerato dal punto di vista dell'operazione di salvataggio dell'unica famiglia che rifiutò un mondo demoniaco, assieme ad un campione di ciascuna forma vivente che non fosse acquatica. Ma, come capitava con gli ingenui nativi imbrogliati da conquistatori che comperavano le loro terre in cambio di cocci di vetro luccicanti, siamo sicuri che quella perla non sia anch'essa falsa, una perla di plastica data in cambio della fiducia dello spettatore?
Il narratore, Neil deGrasse Tyson, un famoso astrofisico afroamericano, non crede nel racconto della Genesi e, come molti altri negazionisti della Bibbia, ha fede nell'opinione che gli Ebrei lo abbiano semplicemente copiato da saghe pagane molto più antiche per poi spacciarlo come la loro storia:
Immagine 3: Utanapištim è il ''Noè'' Babilonese. Nel cartone animato viene interpellato da Gilgamesh alla ricerca della immortalità.
Immagine 4: qua l'arca di Noè viene spacciata dai produttori della serie e dal presentatore (astrofisico) per quella di Utanapištim.
Video sopra: scena nella quale l'astrofisico e star dello spettacolo USA collega il racconto Biblico dell'Arca di Noè con la leggenda di Gilgamesh. Lo spezzone è ripreso da un download eseguito dalla pagina in cui la puntata 11° della serie Cosmos: Odissea nello Spazio è integralmente accessibile in video; URL: http://www.dailymotion.com/video/x5x5v0n
Le parole dell'astrofisico nello spezzone del video di cui sopra, sono chiare e non ambigue:
"Il primo resoconto del Diluvio giunto fino a noi, è stato scritto in Mesopotamia, mille anni prima che venisse ripreso dalla storia di Noè nell'antico testamento."Il testo che il narratore recita, dice molto chiaramente la parola "ripreso". Vedremo in seguito la sua importanza, nel senso di elemento di prova per individuare una evidente falsità anti-biblica e pro-evoluzionista.
Dunque per verificare se il dott. Tyson non ci stia rifilando un'altra perla finta, di plastica evoluzionista, dobbiamo entrare nel merito di entrambi i racconti originali, e misurarli proprio con la pietra di paragone delle scienze esatte, l'ingegneria navale. Un argomento che di sicuro piacerebbe al dott. Tyson, visto che ha conseguito una laurea in astronomia, una branca scientifica basata sulla fisica e la matematica (stralcio tradotto da Creation Ministries International) - clicca sul link per vedere l'immagine:
".....La forma dell'arca
Immagine 5: le dimensioni dell'Arca di Noè comparata con un B747 e dei dinosauri; da Creation Ministries International.L'Arca è stata costruita per essere tremendamente stabile. Dio disse a Noè di costruirla 300x50x30 cubiti (Genesi 6:15) che sarebbe di circa 140x23x13,5 metri o 459x75x44 piedi, quindi il suo volume è stato di 43.500 m3 (metri cubi) o 1,54 milioni di piedi cubici. Questo è giusto per prevenire il ribaltamento e rendere fluida la navigazione. Ci sono tre tipi principali di rotazione per le navi (e per gli aeroplani), tre assi perpendicolari:
Imbardata, rotazione attorno ad un asse verticale, cioè la prua e la poppa si muovono alternativamente da sinistra a destra.
Beccheggio, rotazione su un asse laterale, una linea immaginaria da sinistra a destra, cioè la prua e la poppa si muovono alternativamente su e giù.
Rollio, (o inclinazione), ruotando intorno all'asse longitudinale, una linea immaginaria dalla prua a poppa, tendente a puntare la barca sul fianco.
L'imbardata non è pericolosa, in quanto non capovolge una barca, ma la renderebbe scomoda [alla navigazione]. Il beccheggio è anche una maniera improbabile per capovolgere una barca. In ogni caso, l'enorme lunghezza della barca la renderebbe allineata in modo parallelo alla direzione dell'onda, per cui questi disturbi sarebbero minimi
- clicca sul link per vedere l'immagine:
Immagine 6: Il diagramma mostra come l'Arca fosse resistente al capovolgimento. Secondo Henry Morris, The Biblical basis for modern science - La base biblica per la scienza moderna. (didascalia originale, l'immagine viene dal testo citato da Creation Ministries International).
Il rollio è di gran lunga il più grande pericolo, e l'Arca lo risolve con l'essere molto più ampia di quanto sia alta. Sarebbe quasi impossibile inclinarla - anche se l'Arca fosse in qualche modo inclinata di 60 °, potrebbe ancora riaggiustarsi, come mostrato nello schema (sopra).
Ma sarebbe quasi impossibile inclinare l'Arca per una frazione di quest inclinazione [60°]. David Collins, che ha lavorato come architetto navale, ha mostrato che anche un vento di 210 nodi (tre volte la forza di uragano) non potrebbe sopraffare il momento di equilibrio [la tendenza all'aggiustamento] dell'arca che avrebbe fermato l'oscillazione dell'Arca per molto oltre i 3 °.
Inoltre, architetti navali coreani hanno confermato che una chiatta con le dimensioni dell'arca avrebbe una stabilità ottimale. Essi hanno concluso che se il legno fosse di uno spessore di soli 30 cm, essa avrebbe potuto navigare in condizioni marine con onde superiori a 30 m. Compara questo con uno tsunami (tipicamente solo 10 m di altezza). Si noti anche che c'è ancora un pericolo minore nel caso di tsunami, perché questi sono pericolosi solamente vicino alla costa - fuori, in alto mare, sono difficilmente percepibili.
Il dottor Werner Gitt mostrò che l'Arca aveva dimensioni ideali per ottimizzare sia la stabilità che l'economia del materiale - vedere il suo DVD dal Supercamp 2004, How Well Designed was Noah’s Ark - Come l'Arca di Noè è stata ben progettata.
Contrapponi tutto ciò all'arca di Utnapishtim: questa era un enorme cubo! E 'più difficile pensare a un disegno che sia più ridicolo per una nave - avrebbe rollato in tutte le direzioni perfino con il minimo disturbo. Tuttavia, la storia è facile da spiegare se [si prende in considerazione l'ipotesi per cui] hanno distorto la Genesi e hanno scoperto che una dimensione è più facile da ricordare di tre, "le sue dimensioni devono misurarsi uguali tra loro" e sembra di una forma molto più bella. Gli autori umani pagani non capirono perché le dimensioni reali dell'Arca avrebbero dovuto essere quelle che erano [come dal libro della Genesi]. Ma il contrario è inconcepibile: che gli scribi Ebrei, poco conosciuti per le competenze architettoniche navali, avrebbero preso la mitica arca cubica e l'avrebbero trasformata in un vascello di legno che sarebbe stato il più stabile possibile!....".
Il grassetto è mio. Lo stralcio è stato tradotto dal sito Creation Ministries International:
Noah’s Flood and the Gilgamesh Epic
Il Diluvio di Noè e l'Epica di Gilgamesh
by Jonathan Sarfati
https://creation.com/noahs-flood-and-the-gilgamesh-epic
Jonathan Sarfati acutamente osserva l'origine della manipolazione del racconto Biblico che lo trasformò in una delle tante saghe pagane leggendarie (e banali). Possiamo tentare di capire: la necessità, da parte dei gruppi umani di potere influenzati da Satana, di soppiantare ed eliminare il vero racconto del Diluvio Universale ancora diffuso tra le popolazioni, generò una serie di versioni del racconto originale il cui scopo era quello di creare confusione e dubbio in coloro che ancora conoscevano i fatti per come erano realmente accaduti e che su questi fatti basavano il proprio timore e riverenza per Dio. Gli autori di tali versioni corrotte cercavano di adattarle a gusti e tendenze di gruppi target particolari, aggiungendo o togliendo delle parti in modo da creare un nuovo racconto del Diluvio che fosse più attraente alla parte sensuale e carnale delle popolazioni. Le misure identiche dell'arca di Utanapištim trovarono ragione di esistere nella necessità di differenziarsi dal racconto originale e di superarlo nella facilità di memorizzazione - ancora uno stralcio tradotto dalla pagina citata sopra:
La barca che dovrai costruire,
le sue dimensioni devono essere misurate uguali fra loro:
la sua lunghezza deve corrispondere alla sua larghezza. '5
Utnapishtim obbedì:
«Un acro (intero) era il suo spazio di pavimento, (660 'X 660')
Dieci dozzina di cubiti l'altezza di ciascuna delle sue mura,
Dieci dozzina di cubiti ogni bordo del ponte quadrato.
Il passo citato proviene proprio dalla 11° tavoletta dell'Epica di Gilgamesh ed è incontrovertibile: l'arca di Utanapištim (o Utnapishtim) aveva la forma di un vero cubo! E' evidente che non è il racconto del Diluvio di Noè a derivare da quello dell'Epica di Gilgamesh, ma esattamente il contrario! L'Epica di Gilgamesh è una manipolazione rozza e banale del racconto biblico del Diluvio Universale! I mille anni di differenza non sono mai esistiti, ma i due racconti sono sempre stati quasi contemporanei. Il più antico, quello biblico, vide rapidamente formarsi molti altri contro-racconti, ispirati da Satana che cercava in ogni modo di scongiurare l'avvento di Cristo profetizzato già nei giorni immediatamente sucessivi la creazione:
La "progenie" appare come "seme" nella KJV; questo verso rappresenta il proto-Vangelo, la profezia divina dell'arrivo futuro del Liberatore, Cristo.15 Ed io metterò inimicizia fra te e la donna, e fra la tua progenie e la progenie di essa; essa progenie ti triterà il capo e tu le ferirai il calcagno.Genesi 3:15 GDB
Il presentatore della serie Cosmos: Odissea nello Spazio, Neil deGrasse Tyson, è un noto militante dell'Evoluzionismo. Da Wikipedia in Italiano abbiamo alcune sue interessanti dichiarazioni:
Tyson ha sostenuto che la fede di molti storici scienziati nel disegno intelligente limitava le loro indagini scientifiche, a discapito del progresso delle conoscenze scientifiche.........
........."ogni resoconto relativo ad una forza superiore che io abbia letto, di tutte le religioni che ho visto, include molte affermazioni riguardo alla benevolenza di quel potere. Quando guardo l'universo e a tutti i modi in cui l'universo vuole ucciderci, trovo difficile conciliarlo con quelle dichiarazioni di benevolenza"
Tratto dalla pagina a lui dedicata da Wikipedia. URL:E' mai possibile che Neil deGrasse Tyson, nella sua razionalità tagliente, non si sia accorto che non sono stati gli Ebrei a copiare i Babilonesi, ma l'opposto, i Babilonesi, e con loro gli Egiziani e tutte le altre centinaia di civiltà terrestri che nelle loro saghe pagane hanno per tema un diluvio, ad essere coloro i quali, più che copiare, hanno cercato di affrancarsi dal vero ed unico racconto di quella catastrofe divina, quello contenuto nei capitoli della Genesi biblica, cercando di stravolgerlo e così renderlo irriconoscibile? Si può ben dire che 1 Corinzi 20 è confermato proprio dall'astrofisico Tyson:
https://it.wikipedia.org/wiki/Neil_deGrasse_Tyson#Opinioni
20 Dov’è alcun savio? dov’è alcuno scriba? dov’è alcun ricercatore di questo secolo [mondo]? non ha Iddio resa pazza la sapienza di questo mondo?.........
Il problema dell'astrofisico Tyson è che nella sua teo-fobia egli non riesce a riconoscere l'uomo come la causa della sofferenza nel mondo. La caduta dell'uomo che si ribellò a Dio nel giardino dell'Eden ha portato le sue conseguenze nelle generazioni future. Se siamo vivi ed abbiamo la possibilità di accedere all'eternita dell'adozione come figli di Dio, è solo per amore di Dio che ancora si trattiene dallo scaraventarci nell' Inferno sin dalla nostra nascita. A noi comporta soltanto un piccolo 'costo', cioè diventare maturi ed accettare la nostra natura corrotta di ribelli a Dio. Questo è molto facile da farsi, basta accettare nel proprio cuore che Gesù è morto e resuscitato per noi, proprio perchè noi non possiamo fare nulla per cambiare la nostra condizione.
Sulla censura anti-biblica vedi anche:
Monday, November 6, 2017
Antonio Snider-Pellegrini e la censura degli scienziati biblici
http://spiritosuabocca.blogspot.it/2017/11/antonio-snider-pellegrini-e-la-censura.html
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