Lo scienziato David Coppedge è anche famoso per essere stato licenziato dalla NASA per motivi religiosi, cioè perchè è un creazionista che non nasconde la sua fede e le sue convinzioni. Ma su questo un altro momento.
Vediamo in breve una introduzione al suo esperimento ideale. Se immaginiamo la più corta proteina possibile, di centocinquanta amminoacidi, cerchiamo di costruire un laboratorio ideale nel quale a furia di tentativi cercheremo di ottenere proprio la proteina desiderata mediante continue assemblaggi e disassemblaggi degli amminoacidi costituenti. Se utilizzassimo tutti gli atomi di carbonio, azoto, ossigeno, ecc. cioè costituenti gli amminoacidi, che si trovano sulla terra, potremmo costruire 10exp41 insiemi di amminoacidi liberi di combinarsi continuamente al fine di tentare di ottenere la proteina desiderata. 10exp41 è un numero pari ad un 1 seguito da quarantuno zeri. Eccolo (in verde gli zeri sufficienti per scrivere solamente cento miliardi):
100.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000
Quanto tempo ci vorrebbe affinchè potessimo ottenere almeno una proteina con la sequenza di amminoacidi desiderata? Il tempo è talmente lungo che per rappresentarlo in modo intuitivo si dovrebbe escogitare un'altro esperimento o scenario ideale: si prenda un'ameba, un organismo unicellulare, il quale striscia alla impressionante velocità di circa trenta centimetri all'anno. Cerchiamo di immaginarci quanto tempo, con questa velocità, la nostra ameba impiegherebbe per andare da un capo all'altro dell'universo, cioè per percorrere la distanza non proprio trascurabile di novanta miliardi di anni luce. Direi un tempo lunghino, noh? Ma non è finita.
Ora si cerchi di immaginare quanti atomi esistono nell'intero universo. Una stima equilibrata ci dice che sono all'incirca 10exp80, un 1 seguito da ottanta zeri (praticamente il doppio di zeri - meno uno - dell'esempio riportato sopra). Se noi ora diamo un compito alla nostra ameba, cioè di traslocare tutti gli atomi da un estremo ad un'altro dell'universo, (al fine di aiutare la nostra ameba assumiamo che tutti gli atomi dell'universo siano già concentrati in una sua estremità), sicuramente per portare a termine il compito la nostra ameba dovrebbe effettuare un numero di viaggi di andata e ritorno da una estremità all'altra dell'universo pari a 10exp80 , percorrendo ogni volta la distanza abissale di novanta miliardi di anni luce alla fantastica velocità di ben trenta centimetri all'anno! (cioè ad una velocità tale per cui nel tempo richiesto ad un fotone proveniente dal nostro sole per arrivare sulla stella più vicina a noi, Alfa Centauri - a 4,5 anni luce di distanza - la nostra ameba avrà percorso si e no circa un metro e mezzo, meno della vostra altezza, si presume, misurata dalla punta dei vostri piedi fino alla sommità della vostra testa....).
Nonostante lo spaventoso lasso di tempo richiesto per trasferire tutta la materia del nostro universo, il nostro esperimento di assemblaggio della proteina richiesta non avrà prodotto nessun risultato degno di nota. Perchè il nostro esperimento ha bisogno di molto più tempo di quello richiesto da un'ameba per trasferire tutti gli atomi dell'universo da una sua estremità all'altra: prima di vedere sorgere la proteina desiderata, l'ameba avrà già spostato gli atomi del nostro universo da un suo estremo all'altro non una volta sola, ma per ben 56 milioni di volte (oppure, se preferite, avrà trasferito 56 milioni di universi) Parafrasando sir Fred Hoyle, un numero di volte sufficiente a seppellire definitivamente qualsiasi filosofia evoluzionista. [se la comprensione dell'audio è difficile, cliccare su CC nella barra in basso a destra per farsi aiutare dalle didascalie in Inglese]
Video: Origin: Probability of a Single Protein Forming by Chance
Origine: probabilità di una singola proteina che si forma per caso
URL: https://youtu.be/W1_KEVaCyaA
"Venite, adoriamo e ci inchiniamo: inginocchiamoci dinanzi all'Eterno, il nostro creatore". Salmi 95:6, trad. da KJV
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