Purtroppo la giornalista causa il suo background ateo, evoluzionista, ed anti-Biblico, non potrebbe mai comprendere l'origine dei propri sentimenti, proprio perchè opponendosi alla Scrittura (parola di Dio), si oppone all'unica fonte di conoscenza.
L'odio verso gli stranieri, copre ed è parallelo in Italia, un altro odio. Provate a dire ad un qualunque passante per strada che egli è sulla via dell'Inferno. Che noi ci meritiamo la dannazione eterna così come siamo, con tutte le nostre "buone azioni e pensieri". Che Dio è infinitamente amore perchè ha voluto darci una via di salvazione dalla Sua stessa collera infinita. Sacrificando il Figlio al posto nostro, per coprire con il Suo sangue le nostre indegne vite e così perdonarci. E che di questo immenso sacrificio, noi dovremmo esserene tanto contenti che qualsiasi cosa nella nostra vita su questo pianeta infestato dal male, è niente al confronto: casa, famiglia, danaro, onore, amici, ambizioni, carriere, pensioni, hobby, quello che vi viene in mente. Tutto questo, rispetto alla nostra salvazione eterna per mezzo di Gesù, valgono meno del letame.
Se vi va bene l'intervistato se ne va ridendo e prendendovi in giro, se vi va male è meglio che scappiate voi prima che qualcuno vi impicchi al primo lampione della strada.
Ma almeno avrete capito perchè Dio manda milioni di immigrati, non solo in Italia, ma in tutta Europa. Gli immigrati sono l'immagine del sacrificio di Cristo rifiutato dall'Europeo medio. Rifiutando il sacrificio non vi è più speranza, la dannazione è eterna.
Ora gli Italiani si rifiutano di leggere l'avvertimento di Dio plaudendo iniziative musculari per difendere la "innocenza nazionale". La prima fase con cui l'Italiano medio cercava di far finta che il fenomeno dell'immigrazione è un avvertimento di Dio, ha fallito. Questa fase era rappresentata dalla politica della integrazione ed accoglimento. Sforzandosi di presentare il fenomeno a tutti i costi come 'ineluttabilmente' controllabile e gestibile con risultati positivi per la nazione, ci si sforzava di credere che tutto fosse destinato ad un 'happy end', perciò si allontanava la sinistra percezione di un vago avvertiento divino sotto il fenomeno dell'immigrazione. Bastione di questo approccio, oltre alla sinistra 'progressista' (evoluzionista) il Cattolicesimo.
Fallito il tentativo psicologico di allontanare con il buonismo la sensazione subconscia di pericolo ed ostilità sotto al fenomeno dell'immigrazione, tale sensazione negativa è stata prontamente riconosciuta ed esaltata dal secondo approccio. A differenza del primo che presentava la società nazionale come ancora "imperfetta" ed abbisognante di integrazioni provenienti dall'immigrazione, il contrapposto secondo approccio dichiara la nazione come "perfetta" e "candida", e l'immigrazione come un tentativo di forze "demoniache" di rovinare tale "candida" condizione nazionale.
Il secondo approccio forse, se possibile, è ancora più blasfemo, ed una vera e propria calamita per sciagure dal Cielo, del primo. Primo, perchè valuta con gli occhi di corrotti esseri umani, la nazione e la dichiara "priva del peccato originale" (nazionalismo classico). Secondo, considerando a priori la nazione come "non meritevole della collera di Dio", disconosce apertamente il segno divino nell'immigrazione e, anzichè attribuirlo a Dio, l'attribuisce a Satana. Questo è un affronto a Dio particolarmente grave. In Geremia leggiamo:
12 Hanno smentito il Signore e hanno detto: Non è lui; né il male verrà su di noi; né vedremo la spada né la carestia Geremia, 5:12, trad. da KJVGli Italiano ormai si stanno comportando esattamente come gli Ebrei ai tempi di Geremia. Allora riempivano le case ed il Tempio con gli idoli (le vite quotidiane consacrate agli idoli del danaro oggi, della moda, dei costumi di prepotenza sociale, e degli status quo dell'orgoglio), allora sacrificavano i figli nei roghi della valle dei figli di Hinnom (oggi sacrificano il frutto della proprio innocenza sull'altare della malizia e del cinismo). E una volta redarguiti dalla parola di Dio, sfrontatamente rispondevano che non erano meritevoli di castigo divino, ma soltanto di favori provenienti da Dio.
Si sa come è andata: la successiva deportazione degli Ebrei di Gerusalemme è avvenuta puntuale.
Oggi gli Italiani dovrebbero riflettere sul vecchio Testamento, perchè è a loro che parla direttamente. Ma anche qua dimostrano di averlo già capito, almeno inconsciamente: l'odio verso tutto ciò che parla di Israele ed amore verso tutto ciò che vorrebbe la sua distruzione (andate a fare un sondaggio tra il popolo sulle teorie cospirazioniste relative agli Ebrei, e sappiatemi dire), parlano chiaramente che il messaggio di Dio è già arrivato nei loro cuori. In questo caso, oramai è troppo tardi.
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