Tu dunque cingiti i fianchi, e alzati, e parla loro tutto ciò che ti comando: non ti sconcertare di fronte ai loro volti, o ti confonderò davanti a loro. Geremia, 1:17 (t. KJV)
Non è la mia parola come un fuoco? dice il Signore; e come un martello che rompe la roccia a pezzi? Geremia 23:29 (t. KJV)

Saturday, January 12, 2019

Petrolio, attenzione: l'ecologismo pagano di oggi non lo maledice, ma lo IDOLATRA.

 
 Immagine sopra - impianto di estrazione di petrolio (immagine Pixabay)

Materiale per fare post ce ne sarebbe anche troppo. Ad esempio la crescita delle formazioni estremiste Fascsite nel paese, reso possibile da un governo favorevole. Quello che sta succedendo in Italia, e poi Europa e mondo è soltanto una conferma della linea messianica ed escatologica biblica la quale ci dice che l'approssimarsi della Seconda Venuta di Cristo e dei sette anni di tribolazione saranno annunciati da una forte persecuzione anti-Cristiana.
Oggi l'arroganza umana, cristallizzatasi nelle ideologie secolari poi usate come mattoni di una torre per l'assalto al cielo (a Dio), è prorompente e visibile a tutti. Dio permette l'indurirsi dei cuori per il motivo di cui ho già parlato: per evitare che l'ipocrisia detti un opportunistico dietro-front nell'espressione della malvagità. Il cuore umano è come la tana di un vermo assassino (pensieri malvagi). Se il verme percepisce di essere esposto all'ira di Dio, immediatamente ritorna nell'oscurità di un cuore perverso e chiude la sua tana con una ipocrita espressione di benevolenza (i famosi sepolcri imbiancati, vedi Matteo e Luca). Aspetta il momento opportuno per ritornare allo scoperto e riversare il male sul mondo.
Dio però sa tutto. Il verme malvagio nel cuore del faraone è stato costretto da Dio a rimanere allo scoperto (cuore indurito), affinchè sia visibile da tutti ed affinchè il giorno del giudizio, il Faraone non potesse negare la sua esistenza e la convivenza con esso. Questo, spiegato in termini abbastanza profani, è il motivo per cui Dio avrebbe indurito il cuore del Faraone.

Ma lasciamo stare ora quel Faraone con di fronte l'eternità nel lago di Fuoco. Per stemperare voglio riportare un'interessante notizia che indirettamente entra con i classici "piedi nel piatto" della questione mondiale del "surriscaldamento globale". Coloro che sostengono la natura umana dell'innalzamento della temperatura globale di sicuro sono degli umanisti ed anti-Biblici: il loro lamentare una responsabilità umana è una maniera astuta, quasi inconscia, di esaltare l'opera dell'uomo a livello divino, soltanto in maniera ribaltata. Infatti siamo noi, secondo questa filosofia, ad essere i responsabili della distruzione del pianeta. Cioè la nostra opera, le nostre mani. Non è allora questo lamento ecologista nient'altro che l'altra faccia di una smisurato orgoglio per le opere dell'uomo?

Ne ho già parlato e non ritorno adesso sopra. Arrivo al punto della questione. Dei combustibili fossili che l'opera dell'uomo avrebbe trasformato in diversi gradi di innalzamento di temperatura mondiale, l'olio combustibile non è qualcosa - come a prima vista si crederebbe - di maledetto. Anzi, è oggetto di un culto idolatra ecologico. L'ambientalismo, inconsciamente o meno, ci dice che il fatto che lo bruciamo è un "peccato contro la divinità della natura" la quale ci punirebbe con il riscaldamento globale. Se osserviamo con attenzione quindi, l'ecologismo non maledice il petrolio, ma lo tratta da idolo intoccabile: "tocca l'idolo e lui ti punisce". Con il calore (e una certa allegoria dei roghi in onore al dio Moloch).

Quello che sfugge anche ai più raffinati osservatori è che l'ecologismo pagano di oggi, non accusa la civiltà 'del petrolio' di adorare questa materia prima, ma di disprezzarla nel farne un'uso spropositato. Cosa però sarebbe di tanto sacro in tale materia prima che l'ambientalismo vorrebbe religiosamente proteggere?

Semplice: IL TEMPO.

Nella sua foga anti-Biblica l'ambientalismo ed ecologismo pagano di oggi sono i principali cultori della religione Evoluzionista. E tale religione non potrebbe esistere senza una immensa, smisurata quantità di tempo. Il tempo, per il paganesimo ecologista, è il vantato bazooka con cui esso pensa di far saltare il "panzer della Bibbia". Nell'esprimere avversione contro la Scrittura, l'ambientalismo concepisce la parola di Dio come un carrarmato oppressivo (e tale è in realtà per coloro che si ribellano a Dio), i cui cingoli sono lunghi seimila anni. L'ambientalismo cerca sempre di spingere il fantasticato "panzer" della Scrittura nelle sconfinate paludi che si estendono per milioni di anni, dove cerca di colpirlo con il bazooka della filosofia evoluzionista.

Se questi milioni di anni sono necessari per vantare una vittoria contro l'oppressione del Dio Biblico, allora qualsiasi cosa in natura che non soltanto contenga, ma faccia entrare anche materialmente nella vita degli esseri umani il TEMPO, è idolatrizzata e venerata.

Il Petrolio - come il carbone - deve a questi processi mentali, che si trovano al confine tra la psichiatria e la filosofia, la sua grande fama tra gli ambientalisti.

Purtroppo per loro, tale contenuto sacro - il tempo - è soltanto una fantasia. Un recente studio ha portato a concludere che il petrolio non può essere antico milioni di anni. Perchè l'attività batterica l'avrebbe degradato completamente.
Finora si immaginava che il calore e la pressione in cui il petrolio si trova, fossero sufficienti a pastorizzarlo ed impedire la sua biodegradabilità naturale. Ma recenti scoperte, hanno evidenziato che le profondità della crosta terrestre in cui abitualmente si trova il petrolio, semplicemente straboccano di vita microbica che può resistere anche a temperature superiori a quelle di ebollizione dell'acqua (fino a 120°). Batteri ed Archea, le due principali forme di vita unicellulare Procariote (che non hanno un nucleo cellulare), sono talmente abbondanti in quelle profondità e nonostante quelle alte temperature, che gli scienziati stimano la loro massa complessiva essere di centinaia di volte quella sommata di tutti gli esseri umani sopra la superficie terrestre! Il petrolio non può dunque essere antico di milioni di anni perchè in tutto questo tempo sarebbe già stato digerito da questa immensa biosfera microbica sotterranea!!! Senza contare che in milioni di anni la pressurizzazione dei giacimenti liquidi e gassosi si sarebbe degradata inesorabilmente!

L'idolo dell'ambientalismo è a pezzi. Il tempo profondo è soltanto una fantasia. Dio ha ridotto a zero la loro sapienza (1 Corinzi primo capitolo) e mostra la Sua onnipotenza dimostrando che tutto ciò che esiste non è sorto in milioni di anni, ma in pochi mesi se non pochi istanti, per mano Sua. In Geremia il paganesimo ecologista di oggi, sia esso di sinistra che della destra radicale, è già ridotto in cenere:

10 Ma l'Eterno è il vero Dio, è l'Iddio vivente e un re eterno; alla sua ira la terra tremerà e le nazioni non potranno sopportare la sua indignazione.
11 Così dirai loro: Gli dei che non hanno fatto i cieli e la terra, anche loro periranno dalla terra e da sotto questi cieli.
12 Egli ha fatto la terra con il suo potere, ha stabilito il mondo con la sua saggezza e ha disteso i cieli con la sua discrezione.

Geremia, capitolo 10, tradotto da KJV

L'articolo è dell'Institute for Creation Research, e si trova alla pagina:

New Reservoir of Life Eats Oil
La nuova riserva di vita mangia il petrolio
BY TIM CLAREY, PH.D. *  | THURSDAY, JANUARY 10, 2019
https://www.icr.org/article/11114/ 
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