Ho osservato un interessante sinergia
ideologica nei documentari che appaiono su Focus.
Ad esempio la concomitanza dei
documentari sull'Antico Egitto ed una sulle misteriose invenzioni nel
passato anche remoto che permisero ad eserciti di sviluppare armi
speciali basate su principi scientifici apparentemente inaccessibili
per quelle epoche. Nella serie di documentari sull'Alto Egitto vi fu
un episodio in cui si spiegava la teoria per cui la tradizione
Biblica è considerata soltanto una derivazione manipolata della "più
antica religione degli Egizi". Nella serie sulle invenzioni
"impossibili" invece, si ipotizzò che la classe dei preti
Israeliti conoscesse i principi scientifici della levitazione
mediante campo magnetico generato da superconduttori, mettendoli in
pratica per ottenere la levitazione dell'Arca dell'Alleanza. Un
fisico evidentemente anti-Biblico ed evoluzionista, affermò che gli
antichi sapienti Ebrei conoscessero la composizione della lega atta a
produrre un materiale che avesse le proprietà della
superconduttività a temperatura ambiente. E giustificò tale sua
ipotesi con il principio filosofico del "nulla vieta di
pensare".
A questo punto è ovvio fare il
classico 1 + 1 e venire alla somma. Se nel primo documentario si
martella nella testa che la civiltà Egizia è di molto più antica
di quella Ebraica, e se si instilla l'opinione per cui la civiltà
Ebraica è soltanto un "sotto prodotto" della civiltà
Egizia, è ovvio che lo spettatore ingenuo, al quale mancano gli
strumenti di conoscenza atti a mettere sotto critica tali opinioni,
sarà ben presto convinto che "gli Ebrei hanno inventato tutto
della loro storia e tengono nascoste le loro origini Egizie". Il
secondo documentario arriva puntuale a fornire a tale spettatore
imbonito uno dei primi oggetti dell'opera di "occultamento":
la tecnologia per la levitazione magnetica con superconduttori a
temperatura ambiente. Ovviamente "carpita ai loro veri
antenati", cioè gli "Egiziani".
Questo continuo lavaggio del cervello
dello spettatore medio che avviene su Focus, non soltanto è
chiaramente volto a diffondere ateismo e materialismo, ma porta a
trasformare persone comuni in membri delle SS dell'odio anti-Ebraico
ed anti-Cristiano. Se vediamo l'origine della gran parte di quei
documentari o, meglio, docu-finzioni, vediamo che provengono dagli
USA. Ciò non deve stupire, perchè gli USA oggi sono la nazione dove
vive oggi il più grande numero di Cristiani Biblici (contrapposti dal Cristianesimo Evoluzionista, Umanista e nemmeno tanto larvatamente anti-Biblico tipico dell'Eurasia), Cristiani Biblici i quali sono il
principale obiettivo di Satana.
Per questo motivo i talebani
dell'Evoluzionismo oggi sono prevalentemente in opera negli Stati
Uniti, con migliaia di docu-fictions che propongono come realtà
"intangibili" le opinioni filosofiche di atei evoluzionisti
ed odiatori della Bibbia: genesi a-biotica (generazione spontanea),
Big Bang, Inflazione, Alieni, Superconduttori di tremila anni fa,
ecc...: l'ultimo bastione da distruggere, per Satana, sono proprio gli USA biblici e fondamentalisti.
E' interessante notare come tali
docu-fictions hanno comunque per vittima lo spettatore non colto, che
si lascia facilmente intrappolare da sensualità video-culturali
(animazioni virtuali, riprese mozzafiato, colonne sonore
affascinanti). Per questo oggi i più ferventi sostenitori
dell'Evoluzionismo, qualsiasi sia la sua forma (da quello "serio"
accademico-universitario, a quello "free lance" e popolare
degli Alieni e degli UFO ecc.), sono le masse incolte. Tutto ciò non
disturba gli evoluzionisti accademici, i quali si affannano soltanto
a promuovere veri e propri lavaggi del cervello di massa sapendo bene
che avranno effetto proprio grazie all'ignoranza diffusa. Elemento fondamentale di questa battaglia culturale è la soppressione di ogni elemento della storia della scienza che sia collegato con il Creazionismo Biblico moderno.
Occultamento ed Ignoranza, in nome dell' "Illuminismo", naturalmente.
Come evidenza riporto un particolare
proveniente dalla pubblicistica locale Triestina. Nel 1999 con il
patrocinio del comune di Trieste fu pubblicato un opuscolo avente per
tema la particolarità geologica di Trieste e dintorni, ben distinta
da quella circostante del Carso a causa della sua costituzione in
arenaria e marna (Flysch):
Immagine 1: l'opuscolo edito dal Comune
di Trieste, Assessorato alla Cultura: Flysch – Trieste tra marna e
arenaria.
A pagina 13 si trova una interessante
dichiarazione incentrata sulle "origini più lontane" delle
locali marne ed arenarie. In essa viene citata la frammentazione del
primo unico continente terrestre (quello inizialmente creato da Dio,
vedi Genesi 1:9-10 e battezzato dagli uniformitariani "Pangea")
per formare gli attuali continenti che tutti conoscono dalla
geografia. Da notare come il testo dell'opuscolo Flysch afferma che
tale frammentazione sarebbe iniziata circa poco prima dell'apparire
delle forme di vita più complesse e pluricellulari, circa 570
milioni di anni fa (1).
A tal fine nel testo si ribadisce la
classica evidenza per tale teoria, che si basa sulla quasi perfetta
complementarietà delle coste Africane Occidentali e Sud Americane
Orientali. E riporta la notizia per la quale un certo Domenico
Lovisato avrebbe anticipato Wegener, il moderno fondatore
della teoria della Deriva dei Continenti, nell'identificare il parallellismo delle forme tra le coste Africane e Sudamericane
Immagine 2: uno stralcio dall'Opuscolo
Flysch, dove si legge che 41 anni prima di Wegener (nel 1874), un
certo Domenico Lovisato di Isola d'Istria fece notare il parallelismo
delle coste Africane ed Americane.
Il testo però potrebbe trarre in
inganno. Il lettore sprovveduto potrebbe essere indotto a credere
che nessuno, prima di Wegener ed un certo Lovisato, avesse mai
avvertito un qualsiasi parallelismo tra le coste Africane e
Sudamericane. Ciò ovviamente non è vero, in quanto lo stesso
Wegener affermava di basarsi su intuizioni di precedenti studiosi:
Anche
se la teoria di Wegener è stata formata in modo indipendente e più
completa di quella dei suoi predecessori, Wegener ha successivamente
attribuito un certo numero di autori passati con idee simili:
Franklin Coxworthy (tra il 1848 e il 1890), [16] Roberto Mantovani
1889 e 1909), William Henry Pickering (1907) e Frank Bursley Taylor
(1908). [18]
Questi però non furono i primi ad
ipotizzare una remota connessione geodinamica tra i continenti grazie
alla similitudine di quelle coste atlantiche contrapposte. Sempre
sulla stessa pagina si può leggere che.......:
….....Abraham
Ortelius (Ortelius 1596), [4] Theodor Christoph Lilienthal (1756),
Alexander von Humboldt (1801 e 1845), Antonio Snider-Pellegrini
(Snider-Pellegrini 1858) e altri avevano già notato che forme di
continenti che si trovano sui lati opposti dell'Oceano Atlantico
(soprattutto l'Africa e l'America del Sud) sembrano adattarsi. [6] W.
J. Kious descrive i pensieri di Ortelius in questo modo: [7]
Abramo Ortelius nel suo lavoro Thesaurus Geographicus ... ha
suggerito che le Americhe "si sono allontanate dall'Europa e
dall'Africa ... dai terremoti e dalle inondazioni" e continuò a
dire: "Le vestigia della rottura rivelano se stesse, se qualcuno
porta avanti una mappa del mondo e considera attentamente le coste
dei tre continenti ".
Tale passo in Wikipedia in lingua
Inglese (qua tradotto) è particolarmente interessante. Tra i vari
studiosi vi è un nome, Antonio Snider-Pellegrini. Se leggiamo da
Creation Wiki la sua biografia veniamo a sapere che......:
…...Antonio
Snider-Pellegrini (Born :: 1802-Died :: 1885) era un geografo e
scienziato americano che viveva a Parigi, Francia [1] [2] che nel
1858 produceva due mappe che rappresentavano la sua versione di come
i continenti Americano ed Africano avrebbero pouto, dopo che una
tempo erano combacianti, essersi separati. Il suo modello teorizzava
sulla possibilità della deriva continentale, anticipando di diversi
decenni le teorie di Wegener riguardanti Pangea. Pellegrini propone
anche un'enorme riduzione della dimensione della Terra durante i
giorni della Genesi biblica. [3]
Antonio Snider-Pellegrini era uno
scienziato creazionista biblico
e, sebbene non fu il primo ad osservare il parallelismo nell'ottica
di una connessione geodinamica tra i continenti Americano ed
Africano, di sicuro a sua volta anticipò non solo Wegener, ma anche
Lovisato ed altri:
Immagine 3: il
disegno originale di Antonio Snider-Pellegrini, risalente al 1858. Didascalia originale Creation Wiki: "Nel 1858, il geografo
Antonio Snider-Pellegrini fece queste due mappe mostrando la sua
versione di come i continenti americani e africani potrebbero essere
stati uniti insieme, poi separati.".
Stento a credere che tale scienziato non fosse conosciuto a qualcuno degli autori o
collaboratori scientifici dell'opuscolo "Flysch". Ad
esempio, pur essendo presente una pagina sulla sua persona nella
Wikipedia in Italiano, il suo nome manca nella pagina in Italiano
sulla Deriva dei Continenti (almeno quella modificata per l'ultima
volta il 25 set 2017 alle 09:02), mentre è presente in quella
Inglese. L'Italia ha una lunga tradizione di odio anti-Biblico, a
cominciare dalle crociate dei papi per estirpare le chiese Battiste
bibliche dall'inizio alla fine del Medioevo, per passare al
negazionismo dell'età dei "lumi", dell'ateismo,
materialismo e Darwinismo.
Su Answers In
Genesis leggiamo a proposito di Snider-Pellegrini:
Antonio Snider-Pellegrini ha pubblicato a Parigi nel 1859 Le Création
et ses Mystères Devoilés (La Creazione ei suoi Misteri svelati). È
passato in gran parte inosservato. Forse la maggior parte della
comunità scientifica quell'anno era preoccupato del nuovo libro di
Darwin.
Snider-Pellegrini ha basato la sua idea su Genesi 1:
9-10, che suggerisce che Dio creà le terre emerse originali
della terra come un grande supercontinente. Come Wegener,
Snider-Pellegrini notò che i continenti della terra sembrano
adattarsi come le parti di un puzzle. Ma la proposta di Wegener è stata accolta
con il ridicolo internazionale, in parte perché non ha offerto "un
meccanismo credibile abbastanza potente per muovere i continenti".
Snider-Pellegrini, d'altra parte, ha riconosciuto che il Diluvio
Universale descritto nel racconto storico di Genesi 6-8 avrebbe
potuto fornire il potere di rimodellare la crosta terrestre.
La
Bibbia non descrive specificamente la tettonica a zolle, ma l'inizio
dell'inondazione globale è stata associata ad un importante evento
tettonico. Secondo la Genesi 7:11, "in quel giorno tutte le
fontane del grande profondo eruppero". Snider-Pellegrini
ipotizzò che la rottura del supercontinente sarebbe stata seguita
dal rapido spostamento orizzontale delle lastre della crosta
terrestre la configurazione che vediamo oggi.
(…..)
Un
modello catastrofico della tettonica di piastra, sviluppato da un
noto geofisico Creazionista, John Baumgardner, si basa sul modello di
geologia da Diluvio. In questo sofisticato modello di computer
multi-variabile, fessure simultanee nella crosta nei bacini oceanici
pre-Diluvio e ai bordi del supercontinente pre-Diluvio hanno
scatenato un effetto domino di rapida diffusione dei bacini dei mari,
di subduzione e movimenti tettonici. Una volta che le grandi forze
innescate dall'avvio dell'inondazione avevano rimodellato la
superficie terrestre, gli effetti tettonici presto rallentarono ai
tassi che vediamo oggi
(.......)
Il codice per supercomputer 3-D
di Baumgardner per la modellazione dell'attività nel mantello della
terra, che tiene conto di quanto si conosce circa il modo in cui il
mantello di roccia può deformarsi nel corso del tempo, viene utilizzato
dagli scienziati secolari a livello mondiale per modellare la
tettonica a zolle. Questo modello dimostra la fattibilità dei rapidi
movimenti tettonici come originariamente suggeriti nel 1859 da
Antonio Snider-Pellegrini. Naturalmente Snider-Pellegrini mancava di
sismografi, computer e mappe dei fondali dell'oceano. Tuttavia, è
stato in grado di utilizzare la conoscenza scientifica e geografica
dei suoi giorni per dedurre un modello della storia della terra
basato sulla storia biblica. Il prezioso modello della Tettonica a
Zolle Catastrofica di Baumgardner è l'eredità del modello biblico
di Snider-Pellegrini.
Il
modello della
Tettonica a Zolle Catastrofica (CPT) di Baumgardner ovviamente non è
l'unico modello che cerca di spiegare la frammentazione e l'innesco
della catastrofe geofisica planetaria voluta da Dio per cancellare il
Vecchio Mondo il quale, nonostante l'infaticabile invito del Signore a tornare con Lui, si abbandonò definitivamente alla signoria di Satana e dei suoi angeli
caduti. Come nelle scienze secolariste, anche tra gli scienziati
biblici creazionisti (YEC) vi sono talvolta presenti diversi modelli
che cercano di spiegare un unico fenomeno o evento. In questo caso,
la CPT sviluppata dal dott. Baumgardner con i supercomputer di Los
Alamos, trova un'alternativa nella IVT, cioè la Tettonica ad Impatto
Verticale, nella quale il detonatore non è un improvviso affondare delle basi dei bacini oceanici, ma un intenso bombardamento della terra da parte di
asteroidi e meteoriti:
File Format: PDF/Adobe Acrobat
called the impact vertical tectonics
(IVT) model. In the impact submodel, at least 36,000 impact craters
greater than 30 km in diameter were produced in Earth.
CPT o IVT non importa in questa sede stabilire
qual'è il modello valido. Quello che emerge è come la cultura
Evoluzionista viva proprio su ciò che ossessionantemente nega, cioè
vive grazie al regresso della cultura ed istruzione. In poche parole:
su una ben occultata ignoranza. Millantando se stessa quale
"progresso" e "illuminazione" contrapposti alle
"oscurità" delle "leggende" bibliche, in verità
la cultura Evoluzionista attua costantemente un'opera di censura ed
oscuramento culturale ed accademico, camuffato dietro alla filosofia
del "il più adatto sopprime il perdente". Tutto ciò però è inutile. La scienza non
può esistere al di fuori della visione Biblica, perchè le stesse
leggi naturali che gli scienziati studiano ed esplorano,
rappresentano al meglio l'essenza divina della immutabilità e,
soprattutto, della promessa: Dio non rinnega mai la Sua parola data,
per questo Egli non smette mai di sostenere le Sue leggi fisiche,
dalla gravitazione a quelle dell'elettromagnetismo, sulla Terra o nei pressi del più lontano Quasar. Potete contarci
sempre e mai vi tradiranno perchè Dio non tradisce la Sua parola.
Centosessantotto anni dopo
Snider-Pellegrini, forse il suo sogno vedrà anche una realizzazione
spettacolare cinematografica. Il forum che dovrebbe portare ad una
sintesi ed un approfondimento tra le diverse visioni scientifiche e
bibliche del Diluvio e delle sue conseguenze geofisiche in
connessione con la sua presentabilità sullo schermo al grande
pubblico, è terminato:
…......Dopo due
anni più e una notevole quantità di lavoro da parte di IJNP, i
nostri Autori e Panelisti, la nostra rivista "Flood Science
Review" è stata completata. Crediamo che questa sia una pietra
miliare importante non solo per il nostro ministero e per il
potenziale film, ma per l'intero movimento della scienza della
creazione. Leggete le citazioni per vedere cosa hanno detto coloro
che hanno partecipato alla revisione.
L'intera Recensione è
stata pubblicata come eBook. L'eBook di Revisione della Scienza del
Diluvio è un documento PDF di 1.645 pagine che è stato collegato in
tutto per facilitare la navigazione. Contiene ogni scambio tra i
nostri Autori e Panelisti e tra i nostri Autori e gli altri. Crediamo
che questo eBook offre una visione molto precisa sui punti di forza e
le debolezze dei nostri modelli del Diluvio attuali. Inoltre, aiuta a
impostare la direzione verso dove la Comunità di creazione potrebbe
avere bisogno di andare in modo da raggiungere l'obiettivo di un
modello del Diluvio veramente maturo e difendibile.
In Jesus'
Name Productions rende disponibile The Flood Science Review eBook per
il download gratuito a tutti i nostri donatori. Se non sei ancora un
donatore di IJNP, ti invitiamo a fare una donazione unica o
ricorrente (ad esempio mensile) per sostenere il nostro ministero. Le
donazioni contribuiranno a coprire i costi della rivista "Flood
Science Review" (circa $ 50.000) e la ricerca scientifica in
corso che sarà probabilmente richiesta se vogliamo raggiungere
l'obiettivo di un modello del Diluvio veramente maturo e difendibile
su cui basare il nostro film, The Flood.
Immagine 4: The Flood - Il Diluvio, un film in via di sviluppo, per il quale una minuziosa ricerca scientifica è stata spesa, tanto che avrà una ricaduta nella comprensione del più importante evento geofisico mai accaduto sul pianeta dopo la sua creazione.
In fin dei conti la potenza e gloria di
Dio riesce a manifestarsi ovunque e comunque, non importa quanto i
suoi negazionisti si sforzino di nasconderlo. L'ultimo brano tradotto
che vi lascio è molto esplicito e mostra che nonostante tutto il Dio della Creazione riesce sempre a manifestarsi, anche nella nostra epoca vicina alla fine dei Tempi (il corsivo è mio):
“Gli
spettacoli televisivi di Sir David Attenborough e Brian Cox "mettono
gli spettatori fuori dalla scienza" perché le belle scene
riaffermano la credenza in dio”. [Anon, Daily
Mail, UK, 12 September 2016.
]
(........)
Non c'è da meravigliarsi però che, nonostante le
affermazioni regolari sui 'milioni di anni' e 'evoluzione' che
condiscono come il pepe tale narrazione della natura, alcune persone
sono allettate dalla possibilità dell' ordine e del design [= progettazione].
Ci ricordano le parole dell'apostolo Paolo sugli "attributi
invisibili" di Dio, che sono talmente evidenti dalle cose che fece, che i non credenti sono "senza scusa" (Romani 1:20).
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Vedi anche:
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Nota: il 07 nov 2017 il testo è stato editato correggendo alcuni minori errori. Aggiunto il link Genesi del Carso #1.
(1)
A dire il vero Pangea sarebbe soltanto l'ultimo dei supercontinenti
che la geologia anti-Biblica vorrebbe susseguirsi lungo l'arco degli
immaginati 4,5 miliardi di anni . Ciò che è notevole è l'ossessiva
necessità da parte dei teorici dei miliardi di anni di immaginare
il continuo ripresentarsi di un supercontinente, quasi un fantasma di
quella terra emersa creata seimila anni fa da Dio. Vedi da Wikipedia
la lista: https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_supercontinents