Immagina nella tua città un Pendolino o Freccia Rossa che sta per fermarsi contro i respingenti della tua stazione. Partito da Torino ed arrivato a Trieste. Sicuramente prima che la sua velocità scenda a zero, ci saranno alcuni istanti, in un intervallo di tempo molto piccolo vicino al tempo finale d'arresto, in cui il pesantissimo convoglio avrà la velocità pari a qualche centimetro all'ora.
ORA immagina che esistano certi scienziati, capacissimi tecnicamente, ma poco dotati per comprendere la realtà, scienziati che non hanno mai visto un treno e nemmeno viaggiato fuori da Trieste. Sanno soltanto che il treno è partito da molto lontano, da centinaia di chilometri, e che la sua velocità massima è di circa un centimetro all'ora.
Con un calcolo semplice troveranno la distanza tra Trieste e Torino in centimetri, ed otterranno le ore necessarie al treno per viaggiare. Sicuramente un periodo di tempo molto maggiore dell'età di un comune mortale (in novant'anni, alla velocità di un centimetro all'ora, il nostro Freccia Rossa percorrerebbe poco meno di otto chilometri). Gli scienziati concluderebbero che per raggiungere Torino sarebbero necessari diversi millenni. Se la velocità misurata fosse ancora più bassa, dovremo attendere anche milioni di anni affinchè il Freccia Rossa arrivi a Trieste.
Migliaia o milioni ora non ha importanza. Quello che importa è che gli scienziati ipotizzati comincerebbero a creare un passato immaginario, ma creduto reale nella loro mente, solo per il fatto che nessuno avrebbe preso in considerazione che il Freccia Rossa può tranquillamente superare la fantastica velocità di ben 100.000 centimetri all'ora!!! (= 1 Km all'ora....). Tale lontanissimo passato in cui il Freccia Rossa avrebbe lasciato la stazione di Torino, è necessario alle loro ipotesi per far percorrere la distanza in questione alla velocità creduta costante nel viaggio.
Gli scienziati evoluzionisti oggi cadono nello stesso madornale errore. Credono che l'informazione nel DNA si incrementi "naturalmente" e siccome l'ipotesi per avere una credibilità deve postulare cambiamenti lentissimi, tempi lunghissimi di "evoluzione" vengono immaginati. Credono anche che gli strati di roccia si siano formati molto lentamente, millimetro dopo millimetro anno dopo anno: ecco spuntare nella loro immaginazione altre centinaia di milioni di anni, del tutto fantasiosi. Fino al Big Bang, dove il naturalismo spinge all'assurdo di miliardi di anni....
Mario Tozzi, un evoluzionista geologo, ha però smentito tutto ciò. In una recente trasmissione di La Vita in Diretta (andata in onda nel pomeriggio del 17 ottobre 2018), incentrata sul pericolo di crollo dei ponti, ha candidamente ammesso che noi non possiamo conoscere i limiti di vita del cemento armato, in quanto essendo in uso soltanto da centocinquantanni, abbiamo avuto a disposizione poco tempo in cui fare dell'osservazione diretta.
Con questa affermazione, il geologo Mario Tozzi ha disintegrato letteralmente i piloni dell'uniformitarianesimo in geologia. L'uniformitarianesimo postula tempi enormi in quanto gli unici effetti ammessi nella orogenesi sono quelli che si ricontrano quotidianamente e che perciò abbisognano di tempi spaventosamente lunghi per produrre un qualche effetto geologico. Però se nessun testimone ha potuto osservare il cemento armato per più di centocinquant'anni nella storia umana, questo automaticamente ed impietosamente significa che quando non abbiamo più storia umana (cioè non esistono esseri umani che tengono una sistematica raccolta e catalogazione di fatti storici ed altri con sufficiente precisione temporale), nessuna affermazione su nessun fenomeno naturale, sia in biologia, geologia od astronomia, può essere fatto.
In Geremia, capitolo primo, il Signore disse al profeta: Ecco, ho messo le mie parole nella tua bocca. Talvolta Dio fa dire la verità anche a coloro che la negano.
Domenica, 19 febbraio 2017
Surtsey Sorprende Ancora [video CMIcreationstation]
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